Big Mouth: la serie animata che piace a chiunque (abbia passato la fase adolescenziale)

I corsi di educazione sessuale sono solitamente fatti male, inutili alla maggior parte degli alunni e gli insegnanti sono dei teologi che in materia non hanno né le conoscenze, né la pratica. Io ad esempio per capire il sesso femminile ho dovuto fare un corso a parte, spogliando tutte le Barbie di mia sorella e finendo per capire che non mi è possibile capire. Nel corso degli anni ho imparato come fare il calcolo di derivate, la storia dell’umanità, la teoria dei quanti, le politiche aziendali, l’efficienza energetica, la forza di gravità, il funzionamento di un motore e i testi delle canzoni di Madonna. Ma continuerò a non capire le Barbie.

Fortunatamente qualcuno ha avuto la brillante idea di fare una serie animata che mostra ironicamente (ma neanche troppo) i vari aspetti a cui siamo passati tutti durante il corso della nostra crescita ormonale. Cioè di media tra i 12 e 19 anni per le donne e i 24 e 32 anni per gli uomini. Diventare adulti è una cosa difficile, ma ancora più difficile è essere passati attraverso la fase della vita con il più alto numero di voglie sessuali inespresse ma bramate. Quella parte nella vita dove ci si trova faccia a faccia con il proprio demone degli ormoni e non si può fare altro che assecondarlo nelle sue richieste imbarazzanti. Tipo soccombere al suo richiamo e masturbarsi di fronte alla sorella figa del vostro migliore amico. Vi è mai successo? Personalmente no. O meglio, non una volta ma solo 5.
Su 6 però!

Non vi sto consigliando di diventare maniaci sessuali, sto semplicemente illustrandovi cosa potreste andare incontro a guardare questa nuova stupenda serie chiamata Big Mouth. La seconda stagione è stata rilasciata da poco su Netflix e siccome nella prima mi era piaciuto parecchio il suo umorismo pungente e diretto, per il fatto che mostrasse ciò che pochi hanno mai fatto vedere in una serie televisiva e perché ci siamo passati tutti, la seconda me la sono vista con ancora più piacere. In 2 giorni. Fantastica.

La cosa che mi ha colpito è che come cartone riesce a tirare in mezzo anche il pubblico femminile in maniera molto confidenziale, trattando temi  che riguardano il mondo della sessualità così come è vissuta dalla donna e non solo come la vediamo sempre pubblicizzata sui prodotti di bellezza, cosmetici o lingerie super sexy per attirare sempre più maschietti nel lato oscuro del marketing. Ora che mi sono ingraziato quella grossa fetta di mondo chiamato “femministe”, veniamo ai terrapiattisti.

Questa seconda stagione è anche meglio della precedente. Dunque se non l’avete ancora vista vi consiglio… no, ma che vi consiglio, insisto che dovete vederla o succede come quando non picchi il bicchiere dopo aver brindato: non rovesci nemmeno una goccia sul bancone (doppi sensi non inclusi). Si parlerà come sempre dell’evoluzione sessuale nella fase adolescenziale, ma trattando anche altre cose oltre ai demoni ormonali, come i maghi della vergogna, le prime volte per adulti quasi cinquantenni e una magnifica rappresentazione di tutti i metodi anticoncezionali inventati finora. E qui che c’è una delle migliori battute di sempre, dove viene mostrata una carrellata di tali prodotti: dal goldone alla pillola, per passare da quello che mi più mi ha fatto pisciare dal ridere, il “metodo tirarlo fuori”.

Non vi dico nemmeno di guardarlo in inglese perché tanto so che non lo farete mai, quindi andate pure a cagare e fate di testa vostra, l’importante è che lo guardiate. O potete anche smetterla di brindare con me se poi non picchiate sul bancone. Giù duro, così, sì. Come piace a me. Oh sì...

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