Se vi state chiedendo chi siano i Bokanté vi basti sapere che è il nuovo progetto di Michael League, leader degli Snarky Puppy e re Mida della musica, in quanto ogni cosa che tocca, o meglio suona, la trasforma in oro.
Siamo alla Triennale di Milano, ci accomodiamo in prima fila nel teatro seminterrato che ospita il live e poco dopo le nove di sera i Bokanté fanno la loro comparsa sul palco; bastano poche note per capire la differenza tra chi suona e chi sa suonare. Veniamo proiettati in quello che è il loro sound con Jou Ké Ouvè, e senza dover star a spiegare che tipo di canzone sia, basta vedere la reazione del pubblico: silenzio tombale, e scrosciante applauso subito alla fine della canzone tanto che il gruppo deve prendersi una bella pausa per poter ricominciare con il secondo pezzo.
Michael dimostra di essere un artista a tutto tondo, proponendo un genere tanto elegante tanto distaccato dalla sua band Snarky Puppy, lasciando il visrtuosismo jazz e fusion per intraprendere nuove sonorità blues, rock, etnico con l'aggiunta della cantante Malika Tirolien. Il cambiamento non è esclusivamente del sound, infatti ci vengono proposte canzoni dall'animo politico e sociale come Apathie Mortelle dove è la stessa Malika che ci invita a non subire soprusi, non rimanere apatici, ma di combattere contro il sistema se il sistema ci sta "cucinando". Per non parlare della bellissima O La, canzone simile a una fiaba che narra quanto sia nociva e mortale l'invidia. Il tutto ovviamente ci viene raccontato dalla cantante che, altra particolarità di questa band, canta in creolo.
Il concerto si prolunga per quasi due ore in una miscela di suoni caraibici, delta blues, etnico africano senza mai cadere in stereotipi; un vero dialogo tra musicisti, generi e pubblico. E se la musica è nata per unire le persone, di sicuro i Bokanté riescono a non tradire questa tradizione e nemmeno il loro nome che significa, appunto, "dialogo".
Questo concetto è ancora più visibile dalla formazione multietnica della band che, oltre i già citati Michael League e Malika Tirolien, contano altri 6 componenti, dal grandissimo percussionista Jamie Haddad in terzetto, a sostituzione di una "possibile batteria" con Keita Ogawa (che ho potuto sentire con Banda Magda) e André Ferrari, tre percussionisti molto diversi tra loro che creano una perfetta sessione ritmica mista tra strumenti tradizionali e nuove tecnologie. I chitarristi Bob Lanzetti e Chris McQueen (sostituiti da Jordan Peters e Mark Lettieri) direttamente dagli Snarky che chiudono il trittico con Michael alla chitarra baritona; e per finire il bravissimo Roosevelt Collier al centro del palco con la lap steel, e ultimo ma non meno importante alla formazione originale si aggiunge il bassista Jay White.
Un concerto unico, dove la comunicazione e i messaggi di pace ne fanno da padrone, un evento contro il razzismo e pro amore, connessione e sinergia. Insomma un momento dove tutto il male del mondo deve essere lasciato fuori dal loro live.
Se dovete partecipare a una delle prossime date italiane vi consiglio di provare a vincere il #bokantécontest!

Quand’ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte. Ma io sono sempre riuscito a trovarli!