Dev1at3 - Jay Kristoff

Partiamo subito con la recensione del secondo volume della Lifel1k3 series, ovvero Dev1at3. Il primo volume della serie si conclude con un cliffhanger da pelle d'oca, quindi assicuratevi di avere già pronto sul comodino questo secondo volume per quando finirete il primo. Prima di iniziare ringrazio tutte le persone con le quali collaboro per questo Review Party e nei blog delle quali potete trovare le loro recensioni.

Questo secondo volume è radicalmente diverso dal primo per via dei punti di vista che diventano parecchi. I personaggi infatti fin dalle prime pagine si separano e li seguiamo individualmente. Questo porta con sé due cose: la prima è che finalmente i personaggi acquistano una loro profondità e si fanno conoscere meglio, cosa che nel primo volume era piuttosto assente; la seconda è che le vicende diventano più difficili da seguire poiché gli archi narrativi diventano numerosi. Quindi abbiamo un volume un po' più confusionario, ma decisamente con un approfondimento dei personaggi decisamente maggiore rispetto a Lifel1k3.

Il POV di Eve è quello che viene sacrificato di più il che si rivela una scelta strategica di zio Jay che provoca in coloro che leggono un senso di mistero e aspettativa. Quelli invece più approfonditi sono i POV di Ezekiel, di Cricket e di Lemon. Come sappiamo dal primo volume sembra che Eve non voglia più collaborare con loro poiché nessuno è stato abbastanza coraggioso da dirle la verità sulla sua identità. Da questo punto in poi quindi vedremo Eve intenta ad indagare su chi lei sia veramente.

Al contempo vediamo gli altri personaggi intenti a sviluppare i loro propri archi narrativi. Lemon, a causa dei suoi poteri, è ricercata e la sua fuga la porterà a conoscere un gruppo di personaggi che faranno prendere alla sua storia una svolta inaspettata. Che finalmente abbia trovato la pista giusta per scoprire chi erano i suoi genitori che l'hanno abbandonata?

Ezekiel invece è dilaniato dai dubbi. Da un lato vorrebbe stare vicino a Eve, dall'altro vorrebbe trovare Ana e infine desidera anche proteggere Lemon dai suoi inseguitori. Il che, come si può ben capire, non sarà facile da conciliare.

Cricket invece viene trovato da alcuni fanatici religiosi che lo costringeranno a combattere nelle arene contro la sua volontà. Questo lo porterà a conoscere Abraham, il figlio della sacerdotessa a cui fanno capo i fanatici religiosi, che però sembra aver qualcosa da nascondere.

Come si può quindi dedurre questo è un volume ricchissimo di nuovi personaggi, tutti molto interessanti. Come nel primo lo stile è estremamente scorrevole e il ritmo molto buono nonostante sia un po' più altalenante. Anche a livello di trama lo considero leggermente inferiore al primo volume, ma solo perché più frammentario. Nonostante questo ci sono i soliti colpi di scena alla Kristoff che ribaltano situazioni che ormai sembravano consolidate con la facilità con cui si schioccano le dita.

Nel complesso dunque un bellissimo volume in cui i personaggi hanno modo di mostrarsi in tutto e per tutto, con i loro dubbi, le loro paure e i loro ideali. Personaggi che si rivelano grigi e mai divisi in maniera manichea in buoni e cattivi. Il ritmo è buono, i plot twist ci sono, la trama convince ed è avvincente. Il tutto condito dallo stile dissacrante e ironico di Kristoff e ambientato nei suoi tipici mondi bui, marci, violenti ma pieni di speranza.

 

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