[Attenzione: La voce narrante di seguito è un personaggio fittizio, così come tutti gli altri personaggi che interagiscono nel breve intreccio che segue, tutti liberamente tratti da film cult. Gli episodi sono frutto della mia fantasia, senza alcun legame con la realtà, pertanto rilassatevi e godete di questo chupito.]
Approdare in una nuova città mi carica sempre di emozioni elettrizzanti: niente appare familiare, le strade con i suoi palazzi, locali e negozietti, la fisionomia delle persone che cambia e quell'ardore tipico che sale quando mi avventuro in un nuovo presente. Lo faccio ogni due o tre anni al massimo, ma ora è completamente diverso e non so cosa aspettarmi. Non ho più bisogno di raccattare clienti che han bisogno di riparazioni in casa o di doverla ridipingere, non ho più bisogno di rompermi il culo per la pagnotta; dopo anni di gavetta e vita di merda, tra stenti e dolori vari, sono finalmente un'artista di successo. Da un lato è un sollievo, voglio dire, ho realizzato il sogno di una vita che è quello di smettere di lavorare, ma che allo stesso tempo mi dava motivo di combattere e vivere ed ora non so bene cosa dovrei fare. Ora che ho qualcosa da perdere sono spaventato, nonché solo. La cosa più logica mi è sembrata quella di andare a bere in un posto leggermente defilato, ma chissà perché mi sono fermato in un bar nella piazza principale; sarà stato il nome Storix, o forse perché non è così glamour o kitsch o alla moda come ci si aspetterebbe dalla sua ubicazione, saranno i clienti che sembrano usciti da un b-movie, non saprei, comunque è qui che sono adesso. Ho i capelli lunghi, con la rasatura ai lati e la coda alta, gli orecchini e fisicato dal duro lavoro. Un tizio mi si avvicina curioso:"Ma si masculu o fimmina? Me pari u cavaliere d'Eonne" e scoppia in una fragorosa risata alcolica. Ed è proprio lui, il padre dell'eonismo, ad aprire la nuova rubrica Chupiti d'annata: il Cavaliere d’Eon (Chevalier d'Eon).
La sua storia inizia nella Francia di Re Luigi XV, quando nasce nel 1728. Il periodo storico è cruciale per l’Europa e appaiono all’orizzonte i primi segnali della decadenza aristocratica che avrà il suo apice con la Rivoluzione Francese; la scomparsa della peste, la scoperta del vaccino, l’aumento della produzione agricola grazie a nuove tecniche e l’incremento della popolazione portano alla prima rivoluzione agricola in Francia, Paesi Bassi ed Inghilterra. Il 700 è anche il secolo della rivoluzione industriale, della nascita della chimica moderna, dei primi esperimenti sull’elettricità di Benjamin Franklin (artefice del parafulmine) e di Alessandro Volta (inventore della pila). Viene migliorata la viabilità, costituiti porti franchi, che fanno progredire gli scambi commerciali anche con quei continenti lontani (America, Africa e Asia) colonizzati dalle grandi potenze europee. In Francia nasce l’Illuminismo – il trionfo della ragione umana sulle tenebre dell’ignoranza – grazie a uomini del calibro di Montesquie, Rosseau, Voltaire. In questo delicato quadro sociale, anche la politica è densa di manovre e fermenti sotterranei, in cui il nostro amico è una spia al servizio di Re Luigi XV, il quale fonda un ordine segreto per favorire la salita di suo cugino Principe de Conti al trono di Polonia. Per favorire la corrispondenza tra la zarina Elisabetta e il Re francese, D’Eon viene mandato in Russia con due bauli: uno contenente vestiti da uomo, l’altro il guardaroba di una donna. Vestito da uomo è il segretario del cavaliere Douglas, funzionario del ministro degli esteri francese, travestito da donna diviene precettrice e confidente di Elisabetta. In questi anni la politica è un continuo susseguirsi di colpi di scena e di corruzioni, ma a noi importa poco in questo contesto: teniamo presente però, che il nostro d'Eon, tornato in Francia, combatte la Guerra dei Sette Anni come Capitano dei Dragoni.
Gentiluomo di corte, fine letterato, la sua carriera è in ascesa e il suo doppio ruolo di segretario dell’Ambasciatore e di spia segreta, lo rendono una figura chiave in quel delicato equilibrio politico. Viene insignito della Croce di San Luigi, comminata direttamente dal Sovrano solo ai nobili ufficiali distintisi per coraggio ed eroismo verso il Regno; grazie a questa onorificenza, la più grande a cui poter aspirare, diviene un nobile Cavaliere. A causa delle devastazioni della guerra in territorio francese, il Re invia il Duca de Nivernais ed il Cavaliere d’Eon in Inghilterra per stipulare un trattato di pace. Anche in questa circostanza il nostro protagonista si rivela un brillante ammaliatore, sebbene la fine della guerra non costituisca un buon affare per la Francia. Nell’autunno di quello stesso anno, per motivi oscuri, la sua brillante carriera subisce un tracollo proprio durante la negoziazione del Trattato di Parigi. Amato in Inghilterra dove si è ormai stabilito, diviene il protagonista di un lungo braccio di ferro con il Regno di Francia. Oltre ad essere una spia, un amante della bella vita, del buon vino e dei lussi sfrenati, ha la sua forza nella conoscenza del Segreto e non obbedisce agli ordini di rientro e di richiamo. Sono anni in cui le chiacchiere montano intorno alla sua persona, tiene in scacco i due governi più potenti e, per poter tornare in patria da uomo d'onore, solleva un polverone epocale.
Confida a varie persone, tra cui Morande (famoso scrittore cui è legato riguardo una vicenda di intrighi amorosi di corte) di essere in realtà una donna. La voce si sparge rapidamente, l’iniziale semplice chiacchiericcio di salotto diviene in breve di dominio pubblico e quando i giornali londinesi riportano le prime notizie, si apre un business che vede gli uomini d’affari scommettere sul sesso del Cavaliere. Il subbuglio, le cifre ingenti di denaro e le polizze assicurative rendono d’Eon il più grande affare vivente. Si celebra addirittura un processo, “molto popolato” in cui d’Eon viene dichiarato biologicamente donna, nonostante non abbia preso parte all'udienza. Il popolo, i nobili e persino gli amici più stretti si convincono che in realtà sia nata femmina, ma cresciuto come un maschio. Comincia così la seconda parte della sua vita, quella di dama. Torna in patria come vera e propria star, celebre sia tra il popolo che tra le nobildonne; la stessa monarchia lascia intendere di considerarla come un'eroina, riconoscendole il nuovo titolo di "Cavalieressa", inventando di fatto un nuovo rango nobiliare.
La sua vita femminile si rivela meno densa di avventure della precedente: diviene una fervente cattolica e, stanca della vita di campagna in cui si è forzatamente ritirata, torna di nuovo in Inghilterra. Caduta in miseria, sommersa dai debiti e malata, passa gli ultimi anni di vita ospite della vedova Mrs. Cole. In quel decennio, passato praticamente a letto, scrive la sua autobiografia che però decide di non pubblicare; infatti, se da un lato le storie e le vicissitudini sono reali, dall’altro il raccontare di essere nato donna e di aver vissuto la prima parte della sua vita travestita da uomo, sarebbe stato assolutamente il contrario della verità.
Una volta deceduto il medico legale ne dichiara anche il sesso: il 21 maggio 1810 a Londra muore un uomo.

Quando a Gionni va che strane cose fa, lui può spostare tutto col pensiero.
E’ timido e sincero, di tutti tutto sa poichè legge nel pensiero.