Il 4 aprile è uscito in libreria per Mondadori il volume La custode di parole dei coniugi Twice. Proprio grazie alla casa editrice che lo ha portato in Italia dai nostri cugini francesi ho potuto leggerlo in anteprima, grazie mille Mondadori! Anche in questo caso di tratta di un review party per cui troverete online da oggi tutte le recensioni dei miei compagni di viaggio!
Partiamo dalle notizie basilari. Si tratta del primo volume (e che volume! 540 pagine!) di una trilogia fantasy scritta, come dicevo prima, dai coniugi Twice, provenienti dalla Francia.
La trama è già di per sé particolare. Arya è una ragazzina che vive nel regno di Hélianthe con la propria famiglia. Una famiglia meravigliosa con la quale Arya ha un ottimo rapporto. Le sue occupazioni principali sono due: aiutare la mamma pasticciera e leggere. La nostra protagonista infatti è una lettrice vorace nella quale è facile immedesimarsi. Ovviamente questa situazione idilliaca non è destinata a durare. Il regno viene messo sotto assedio e nel tafferuglio Arya perde le tracce della sua famiglia. Contemporaneamente però scopre di essere l'erede della Custode di Parole. In quanto tale dovrà iniziare un lungo viaggio con un triplice fine: trovare le Parole sparse per il mondo che le conferiscono straordinari poteri, ritrovare la sua amata famiglia e il principe del regno di Hélianthe, caro amico e plausibile erede al trono.
Ma cosa vuol dire "trovare le Parole" e a cosa serve? Il processo è bizzarro e sempre diverso. Sostanzialmente Arya si confronta con delle prove che la fanno entrare in contatto con dei concetti, le Parole appunto. Allenandosi duramente, la protagonista sarà in grado di rievocare questi concetti, dando vita a veri e propri incantesimi. In questa ricerca ovviamente non sarà sola. Ben presto intorno a lei si formerà una squadra pronta a supportarla nell'avventura.
Lo stile della scrittura è particolare, non tanto per la scelta delle parole, ma quanto per com'è costruita la trama. Il libro potrebbe essere diviso in volumi più piccini, ognuno dedicato ad una tappa del viaggio. In questo mi ha fatto pensare al manga One Piece in cui sono presenti diverse saghe ambientate in scenari diversi, oppure alla saga de L'Attraversaspecchi, altro romanzo francese in cui in ogni volume si cambia completamente ambientazione con conseguente cambio di creature presenti nella narrazione, caratteristiche morfologiche del territorio e così via. Leggere questo volume insomma è come superare i livelli di un videogioco, cosa che ho apprezzato moltissimo.
Il ritmo è ciò che potrebbe far storcere il naso a molti. Non so se sia caratteristica peculiare degli autori francesi, ma la prosa è prolissa e di conseguenza il ritmo è piuttosto lento. Questo aspetto a me non disturba, anche perché il libro è molto ben scritto per cui mi sono goduto tutti i dettagli della narrazione. Quello che mi ha spiazzato maggiormente è invece il fatto che non si sappia a che punto del viaggio Arya si trovi. Né lei né il lettore sa quante Parole in totale dovrà trovare e di conseguenza non si percepisce quanto la protagonista sia lontana dal raggiungere l'obiettivo.
Ma veniamo ai personaggi. I personaggi sono ciò che più di tutto mi ha fatto amare questo libro. Sono tanti e tutti estremamente riconoscibili, con caratteristiche proprie, caratterizzati benissimo. Non si può confondere l'uno con l'altro come invece purtroppo spesso accade. Sono multisfaccettati, hanno caratteristiche ben definite che possono sposarsi con quelle degli altri personaggi, ma possono anche confliggere e creare incomprensioni, diverbi e minacciano la stabilità del gruppo. Questa è sicuramente la cosa che ho apprezzato di più in questo libro. Troppo spesso infatti trovo raccontati gruppi di persone che vanno sempre e comunque d'accordo inspiegabilmente. Qui invece abbiamo una rappresentazione delle dinamiche di gruppo scritta veramente con i fiocchi. C'è chi è più prudente, chi più impulsivo e scriteriato, chi ha paura, chi si chiede se ci sia da fidarsi degli altri membri del gruppo e chi si chiede se sia una vera amicizia quella che li lega o se sia solo frutto della missione comune. Sono personaggi estremamente umani, reali. Leggete questo libro anche solo per conoscerli.
Tirando le somme, questo primo volume sicuramente non è esente da difetti. É lungo, prolisso e il ritmo piuttosto lento. Tuttavia la fantasia degli autori è travolgente e la prosa molto piacevole. I primi capitoli mi hanno conquistato subito. In questi vengono mostrati dei dettagli del carattere di Arya che fanno già capire quanto la caratterizzazione dei personaggi sia accurata e quanto sia immersivo questo volume, che descrive colori, odori in una maniera per me fuori dal comune. Insomma, non vedo l'ora che esca il secondo volume per catapultarmi di nuovo in questo mondo meraviglioso!
VENI VIDI LIBRI

Veni, vidi, Nici, e poi tinculano la bici.