Ogni tanto una polemica politica ci vuole, anche se il Direttore vieta questa categoria. Ma in fondo io sono l'Ubriaco e faccio quello che mi pare, anche perché mi auto pubblico, quindi decido io quello che esce dalla mia tastiera. Fa parte dell'accordo. Sto dileguando i pensieri, dilapidando lo scorrere del tempo che viene esautorato nella sua invisibile presenza, che poi non è altro che un'assenza, l'essenza del nostro complicato intreccio che si dipana lungo le nostre vite ignobili; o forse sono le nostre vite a dipanarsi nello scorrere del tempo, che non esiste se non nelle nostre convenzioni di leggi fisiche, abbandonati al fato delle nostre costruzioni mentali. E' complicato. Bene, fatta questa doverosa premessa, giungo alla centralità della questione: Lega, 5 Stelle e la bestemmia PD. Cominciamo.
Partirei con i Pentastellati, i veri confusi di questa stagione politica e la vera delusione degli ultimi dodici mesi. Guardavo curioso questa manica di sgallettati, senza troppa fiducia in realtà, perché dubbioso sulla loro capacità di mettere in pratica una rivoluzione culturale epocale per la provinciale Italia. Ed è proprio quello che sta succedendo, perché i primi provinciali sono proprio loro. Come dimenticare Di Maio che bacia il sangue di San Gennaro prima delle elezioni? In quel momento mi sono caduti i coglioni e ho capito che era, ed è, solo un baraccone di clown di quart'ordine. Ed è un vero peccato, perché il tema dell'innovazione tecnologica che stravolgerà le nostre vite, il nostro lavoro e il nostro modo di concepire la società, è veramente un punto focale che dovrebbe essere prioritario per tutti, forze politiche in primis. Superare le barriere sindacali per proporre altro: innovazione, nuove tecnologie, sperimentazione; rompere gli schemi con il vecchio mondo e abbracciare quello nuovo, tracciando la prima via pionieristica in Italia. E il reddito di cittadinanza si incastra perfettamente in questa logica, che altro non è che il futuro che ci viene incontro, che se non ci prepariamo ci sorprenderà in tutta la sua forza devastante, scaraventandoci al secondo mondo, per poi divenire terzo. Un presente economico in cui la ricchezza viene prodotta dal 70% dalla finanza e il restante 30 dall'industria, come possiamo pensare di sopravvivere se non abbracciamo l'innovazione? Viviamo in un mondo in cui si produce sempre meno, in cui un algoritmo sostituisce il lavoro di almeno dieci persone (facendolo meglio), in cui c'è sempre meno bisogno di manodopera e lavoro non specializzato; un processo che si velocizza sempre più, inarrestabile.
Ed ecco la rivoluzione culturale, ed ecco il reddito di cittadinanza: in un mondo in cui la classe non specializzata (che sarà la nuova terza classe) non lavorerà, come farà a mantenersi? Finalmente grandi temi sul tavolo, merito di Grillo e del suo enorme lavoro, chapeau. Ma poi? Sorvolando su Di Maio che si prende per il culo da solo ogni volta che apre bocca, ci sono la Taverna, Toninelli, quello spiaggiato imbarazzato di Di Battista. Insomma, dove cazzo vogliamo andare con sta gente se non affanculo? E infatti si sono accaparrati i voti e le simpatie dei più disagiati mentalmente e culturalmente, tra cui in NoVax giusto per citarne uno. E nella fogna dell'ignoranza devono per forza di cose cedere il passo a chi ormai è un vero fuoriclasse della politica del ribasso culturale, della brutalità delle idee e del linguaggio: Salvini e la sua Lega.
Sì caro mio, la Lega è di Salvini. Cara mia. Non so mai se mettere il maschile, il femminile o entrambi, mi avete rotto il cazzo con sta storia. Dicevo, la Lega è di Salvini e il nuovo corso lo ha marcato lui, dividendo il partito in due sia legalmente che ideologicamente: via la parola Nord, via il sole delle Alpi, basta secessione. E chi se ne frega se diventa Segretario di Partito nel Congresso del "Prima il Nord!", butta nel cesso più di vent'anni di lotta padana (ricordiamoci "Lega Nord per l'Indipendenza della Padania") per un Potere più grande, sfrutta le armi del partito per allargare gli orizzonti e i confini del Nord, abbracciando tutta la penisola con i soliti slogan, rivisitati per il nuovo corso. Bingo.
Sbanca tutto e continua a salire, prendere voti anche al sud. Grottesco e umiliante, ma sappiamo che gli italiani sono un popolo senza memoria, disposti a dimenticare per interesse personale, ingoiare e giustificare qualsiasi porcata. Finché non arriva un nuovo ammaliatore, che farà non solo dimenticare il vecchio glorioso capo, ma lo farà odiare. Berlusconi e Renzi ne sanno qualcosa. Ma ora tocca a Salvini, e nel suo gioco politico è geniale. Continua a giocare con i 5 Stelle al gatto e al topo, dirige i giochi come gli pare, sfrutta le loro debolezze per rubargli elettori, esperto e sornione. Ma è evidente che non ha contenuti, nessuna pianificazione a medio e lungo termine, ma semplicemente violenza, negazione dei diritti e facebook per tutti. Comunicazione efficacissima, danni collaterali e culturali che si propagano a macchia d'olio, ma niente di più. Finirà anche quest'incubo, nella speranza che prima o poi finiremo di raschiare il fondo.
Le due forze al Governo hanno varato la Finanziaria, pasticciato con i conti e le loro stronzate, colpevolizzando come al solito l'Europa e i professoroni. Senza entrare nel merito delle questioni spicciole, posso azzardare una previsione, visti anche gli ultimi sviluppi sulla Tav: crisi di Governo che cadrà o prima dell'estate (difficile per via delle vacanze) o subito dopo, si traccheggerà fino a dicembre con la scusa della legge elettorale inadeguata (sì, ancora!) poi, se la situazione economica precipita, verremo commissariati dalla Comunità europea, e poi sì che saranno dolori veri. Ma attenti al PD perché se è vero che la Lega è in ascesa, non è vero che la sinistra è morta, tutt'altro.
Ma di questo ne parlerò un'altra volta, troppa merda tutta insieme per aggiungere anche il PD, che poi sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
Buona giornata rovinata.
