Seven Deadly Sins: il classico connubio anime/fantasy per passare il tempo.

Se siete in carenza da cartoni giapponesi, i cosiddetti anime, Netflix offre un’ampia gamma di scelte. Pescandone uno a caso, vi voglio parlare di Seven Deadly Sins. Più che a caso è perché è stato l’ultimo che ho visto. Giudizio generale? Si fa guardare, niente di eccezionale ma apprezzabile. Una classica storia fantasy di eroi che passano per cattivi quando in realtà sono i protettori della nazione, la Britannia; un’ambientazione medievale con maghi, cavalieri, fate e maiali parlanti; lo scoppio di una guerra contro mostri e demoni; il protagonista è uno sporcaccione che cerca sempre di infilarsi nelle mutandine della tettona di turno; parlano tutti in giapponese, sia i demoni provenienti dagli inferi che gli abitanti del territorio britannico.

Vagliati i soliti punti in comune, passiamo a raccontare dei personaggi principali, partendo dal capo dei cavalieri chiamati come il titolo della serie. Il capitano Meliodas ha le sembianze di un ragazzino, ma non lasciatevi ingannare: è lui quello che sbircia sotto la gonna e palpa le tette ad Elizabeth in maniera spudorata. Elizabeth è una delle figlie del Re che vagabonda per il regno alla ricerca dei valorosi Seven Deadly Sins. Questi cavalieri erano in passato riconosciuti come la branca dei soldati d’élite del regno, i migliori in battaglia. Dopo l’ultima guerra avvenuta 10 anni prima delle vicende in corso nella serie, il loro ritiro dalla vita pubblica non andò a buon fine e finirono per essere tutti ricercati, con ognuno una taglia sulla testa. In fiducia del fatto che la principessa Elizabeth faccia tutto per il bene del mondo, parte alla ricerca di questi cavalieri per riuscire a risolvere i problemi militari e di politica interna che stanno insorgendo sempre più gravemente in Britannia. Ed ecco che Meliodas si fa avanti, mostrando il suo vero lato combattivo, salvando la principessa e… YAAAAWN… scusate se non ho messo la mano davanti alla bocca. Come vi avevo anticipato, la storia non brilla di originalità ma perlomeno è abbastanza lunga e strana da farci nascere quell’affetto nei confronti dei peccatori.

Oltre ad essere in sette, i Seven Deadly Sins hanno anche un tatuaggio di un animale e un peccato capitale che li rappresenta uno ad uno. Per esempio Meliodas ha un drago sulla spalla e rappresenta il peccato d’ira. Difatti lo vedremo sempre calmo e felice, rilassato come solo chi è stato in una fumeria d’oppio in india può apparire. Il suo peccato ovviamente viene fuori quando si arrabbia per davvero, magari quando qualcuno osa toccare i suoi amici. Ciò significa che diventa fortissimo, gli viene lo sguardo cattivo e fa tanti danni che solo un Maurizio Costanzo nudo in pubblico potrebbe fare.

Oltre a queste caratteristiche, i Deadly Sins hanno anche un’arma leggendaria che gli garantisce certi poteri e… YAAAAAWN. Passiamo alle cose fighe di questa serie, continuando a elencare i peccatori e i loro poteri. Meliodas, oltre a tutto quello detto prima, è in grado di eseguire una mossa speciale, premendo i tasti triangolo, su, su, giù, cerchio e quadrato. Si chiama Contrattacco ed è in grado di respingere al mittente tutti gli attacchi ricevuti. Insomma è in grado di svolgere il lavoro degli uffici postali, però meglio. La seconda della combriccola di peccatori è Diane, una gigante col tatuaggio del serpente e rappresentante il peccato dell’invidia. Essa è in grado di muovere la terra, senza l’uso di vanghe o aratri. Il suo potere è Creazione, grazie al quale è in grado di manipolare il terreno a suo piacimento. Poi abbiamo Ban, un umano non troppo umano siccome è immortale, migliore amico di Meliodas e rappresentante il peccato di avarizia, con il tatuaggio della volpe. Ban combatte spesso con dei nunchaku, ma il suo vero potere è Furto, grazie al quale riesce a rubare qualunque cosa ai nemici, perfino la loro forza fisica. King è il terzo dei Deadly Sins a ritornare nel gruppo. Re del Clan delle Fate, King rappresenta l’accidia e il suo tatuaggio è un orso. In grado di volare, usare armi magiche e poteri della madonna, King possiede un potere piuttosto estremo, chiamato Disastro. È in grado di scombussolare gli stati naturali delle cose, trasformando per esempio piccoli graffi in tumori, innocue tossine in potenti veleni, scoregge in uragani, Morricone in Gabri Ponte.

Mi piacerebbe continuare con gli altri personaggi dei Seven Deadly Sins, ma rischierei di raccontarvi tutta l’ultima stagione e sarebbe un peccato. Finora sono state fatte 3 stagioni, divise in una prima e una terza che si fanno vedere, una seconda che è formata da 4 episodi (per fortuna, perché fa cagare) e con tutta probabilità la serie continuerà in futuro con altre stagioni. Netflix si è accaparrata i diritti, dunque non dovrete nemmeno star lì a cercarlo nei siti di streaming. Oltre alla serie c’è pure un film, anche questo su Netflix, che però non ho ancora visto quindi non saprei dirvi nulla a riguardo. L’unica cosa che posso garantirvi è che durante la scrittura di questo articolo non è stato maltrattato alcun Morricone. La visione di questa serie può provocare sonno, risate, lacrime e aerofagia. Consultare il proprio medico in caso di Maurizio Costanzo nudo.

Consigliata come serie? Solo se ne masticate di anime. O se non avete di meglio da fare, tanto non sarà certo uno spreco di tempo.

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