The Venture Bros.: cinismo e cartoni animati vanno a braccetto da anni

Una serie che con molte probabilità nessuno di voi conosce. Lo dico con questa sicurezza perché non è mai stata pubblicata in Italia e se nessuno di voi aveva mai visto il mitico The Tick che pare essere io l’unico ad averlo visto in tv da bambino, suppongo che la non-doppiata serie di The Venture Bros. non sia nel raggio d’azione di molti. Ok, so che non è facile per chi non mastica l’inglese perché:
“Non capisco quando parlano veloce”;
“Mi spiace ma a me l’inglese fa proprio schifo, sembra che parlino arabo”;
“Non mi serve sapere altre lingue”;
“Me no parla itagliano, figurati capish inglish”;
“Me uga uga, birra, rompe bottiglia, UH-AAH!”;
“Non sono un bambino, non guardo più i cartoni animati”.

Fate un piccolo sforzo, eh. Siamo nel 2020. E siamo chiusi in casa.

Una dovuta introduzione sul creatore, editore, scrittore, produttore e doppiatore (di oltre 20 personaggi) della serie. All’inizio ho citato il Tick non a caso (di cui vi consiglio la divertente serie televisiva in onda su Amazon). Christopher McCulloch, in arte Jackson Publick, è stato lo scrittore di molte storie nell’originale serie a fumetti del Tick ed è colui che ha avuto l’idea per questa originale trovata su una famiglia di scoppiati alla ricerca di avventure, da cui il nome stesso Venture. Ebbe inizialmente sviluppato l’idea per una pubblicazione su un giornalino, ma considerato il volume di carne da mettere sul fuoco optò per l’opzione di crearne una serie, proponendo la cosa a Cartoon Network. Inizialmente egli non prese in considerazione quella tv per paura del fatto che avrebbe dovuto “abbassare i toni”, ma scoprì in seguito del loro canale a programmazione notturna e atto ad un pubblico adulto, il mitico ed unico Adult Swim. Fu così che la cosa si ha da fare! La serie ha un periodo di gestazione piuttosto lungo e riceve il via libera solo 3 anni dal suo concepimento, uscendo con l’episodio pilota nel febbraio del 2003 e l’intera prima stagione nell’agosto dell’anno successivo.

Il cartone ruota attorno le vicende della famiglia Venture, i due teenager Hank, Dean ed il padre “Rusty” Venture, un superscienziato che vive all’ombra delle mitiche gesta del defunto padre Jonas Venture. Il padre di Rusty era il fondatore e proprietario della Venture Industries, una società di sviluppo tecnologico. una volta riconosciuta a livello internazionale mentre ora caduta in disgrazia per via dello sconsiderato e superficiale figlio. Siccome si tratta di una storia di superscienziati, supereroi, superavventure e supercose così, deve per forza esserci almeno un supernemico alle supercalcagna. A salvare il culo al professore ed i suoi figli c’è quell’energumeno di Brock Samson, un’agente speciale del governo che serve fedelmente i suoi padroni e il suo lavoro. Oltre ad avere una certa propensione per l’uccidere a mani nude. La nemesi del dottor Venture è invece un certo Monarch, un tizio che odia alla follia il professore fin dai tempi del college e va in giro vestito da falena.

Troviamo molti altri personaggi all’interno della serie, come David Bowie (sì, proprio lui, ma doppiato da attori) o il vicino di casa dei Venture, Orpheus, un negromante in grado di trasformare normalissimi discorsi in drammatici racconti annunciati con voce straziante. Ma non mi voglio soffermare troppo sui personaggi che sono a dozzine. Volevo più che altro raccontare di quanto faccia ridere per la leggerezza con cui vengono affrontate certe tematiche, come la religione, la società o la vita in generale. Uno degli esempi che più mi ha fatto ridere, perché riconosco di essere un po' cinico, è quello della pedofilia. Vedremo un sergente militare con risaputi problemi legati a violazioni su minori messo a lavorare come guardia del corpo per dei ragazzini che gli faranno sudare… no, parola inappropriata… lo faranno impazzire nel controllare i suoi riluttanti istinti sessuali. Fortuna vuole che si tratti di un cartone animato e quindi c’è una soluzione a tutto e in questo caso abbiamo un siero contro le molestie, Nomolestol.

The Venture Bros. non è solo risate su fatti oggigiorno alquanto toccanti, come il sessismo o il razzismo o qualunque fobia possa essere considerata uno sfregio per la società. Questo cartone affronta anche temi seri (“ah, perché le discriminazioni non sono serie?” non cagatemi il cazzo, qualunque cosa dica è sarcastica): la torsione testicolare, un doloroso giramento di palle che può influenzare alcuni uomini. Fanno un intero episodio su quell’argomento. E qui vedo già piovermi addosso i vostri commenti: “Sei un maschilista! Spero ti si attorciglino le palle anche a te!!11! Come puoi difendere certe aggressioni fatti su esseri innocenti come i bambini! E sulle donne! E su mia nonna!” e così via con gli insulti a cose che non ho mai detto.

Nella speranza di ricevere un qualche insultino, vi lascio a questa magnifica serie televisiva fatta di bistrattati lavoratori messicani, robot giganti costruiti senza alcuno scopo preciso, gare di ego tra magia e scienza, clonazioni tenute segrete per ovvi motivi legali, nemici con braccia e gambe invisibili, nemici con mascelle di acciaio e kun forte accento tetesco. Insomma, ce n’è di roba da vedere e la trovate su Adult Swim, su Youtube, su Google o su siti pirata di torrent. Per chi vive in UK come il sottoscritto, la serie è gratuitamente offerta dal canale All 4 e con una semplice registrazione potrete vedervi tutte e sette le stagioni dal vostro… qualunque cosa usiate per vedervi le serie. Buona visione.

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