Putesse essere allero cantava il buon Pino Daniele una trentina di anni fa, ed oggi ancora mi risuona come una preghiera ad un dio silenzioso. I mutamenti di status, il successo e i compromessi ormai inesorabili, hanno cambiato il mio impatto con il mondo, inutile negarlo; e se dapprima aborravo la tecnologia ed i suoi relativi sviluppi, ora invece ne sono diventato un fruitore capacissimo, in quanto faccio praticamente tutto da me diventando, come fa molto figo dire ora, un imprenditore di me stesso. Ok, vado a vomitare, torno subito. Che poi ora c’è questo Gerry che fa le mie veci, ma ancora non mi fido di lui. Comunque, ora che sono tech friendly, il mio lato social si è espanso di follower e in poco tempo sono un influencer di tutto rispetto, coi miei selfie e le mie storie cool. Un conato. Però devo ammeterlo, su facebook ogni tanto ci sguazzo con piacere, che poi si tramuta in rabbia e repressione interiore, una sorta di viaggio triste, un po’ come una "pasta" calata male e scesa anche peggio. Vi starete chiedendo il perché suppongo. Supposta. Il suppostone social, ecco un altro esempio calzante. Dovete sapere che oltre che seguire testate sulla quali mi informo, il mio passatempo preferito su Facebook è andare in cerca di disagiati mentali per farmi un’idea della feccia e del degrado o disagio mentale; spazio dalle pagine fasciste a quelle di volontari, dai leghisti ai vegani, dai fans di qualcuno alle madonne e santi vari. Dopo queste letture di status e commenti vari, un singhiozzo emotivo si tramuta in rutto (sovente anche scorregge per via delle birre) e una volta liberato del peso, rimangono delle riflessioni amare.
Pare alquanto evidente che non viva seguendo quella che viene definita la retta via, ma in fondo chi la determina? Quale morale può essere così universale da indicare la verità? Il dibattito potrebbe essere infinito, considerando che ci fanno concili, encicliche e pure guerre, direi di passare avanti, anche perché esiste il libero arbitrio ed il raziocinio; anche su quest’ultima parte si dovrebbe aprire una parentesi ampia, ma sorvoliamo anche su questo. E allora su cosa mi soffermo? Non me lo ricordo più, certo che il libero arbitrio sta creando non pochi problemi al mondo social, unito alla libertà di pensiero e di espressione che mannaggia al cazzo è ormai una fogna a cielo aperto. Ma chi sono io per ergermi sopra la morale altrui? Chi sono io per proferir censura su codeste menti? Chi sono io per definire dei disagiati quelli sopra citati? Sicuramente sono un povero coglione ed in qualche modo gli haters hanno ragione, sono anche un ignorante, e sinceramente non credo esista un confine tra giusto o sbagliato, anche per quanto riguarda l’espressione del proprio pensiero su qualsivoglia mezzo, però esistono dei confini di senno, così come di decenza umana, che non andrebbero mai valicati; come distinguere però questo confine? Essendo arbitrario non esiste ed ora sono troppo ubriaco per un sano ragionamento, però posso portarvi qualche esempio.
Per alcuni provo anche simpatia, per altri meno evidentemente, ma quasi sempre il punto di partenza di una discussione è arbitrariamente controverso, come in questo caso. E via di commenti e piagnistei, rivoluzione e bastoni, le lobby e i poteri forti; tra l'altro questa immagine viene usata indistintamente da gente di sinistra, come quella di destra, ma con conclusioni evidentemente diverse. In questo caso c'è un vizio di forma, cosa centra la tecnologia o la scienza con un bambino che muore di stenti? Tra l'altro, se proprio volessi essere pignolo, per fare questo finto appello hanno usato un PC, si sono serviti di una rete internet e di un canale social; praticamente hanno sfruttato la tecnologia militare (a parte Facebook). Poi quanto mi fanno incazzare i messaggi che dovrebbero indurti alla riflessione, soprattutto se passano dalla pietà o dalla finta sensibilità tipica di chi ragiona d'istinto senza il minimo raziocinio, che urla la propria verità a tutti gli insensibili schiavi del sistema.
A proposito, esiste anche la pagina “Dimissioni e tutti a casa”, seguiti a ruota da “No censura” “Quello che le TV non dicono” “Fai girare prima che lo cancellino “E’ una vergogna” fino all’apoteosi in foto qua a sinistra; me li immagino a fare la rivoluzione davanti a un porno mentre si asciugano la mano destra prima di fare il saluto romano. Di questo messaggio esistono diverse foto di concerti, manifestazioni varie, ma tutte con la stessa scritta. Un po' come quando andava di moda "Non è forte chi non cade mai, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi" che facendolo alla lettera che addominali devi avere? Comunque anche questa frase pare l'abbia detta il Papa (non ricordo bene quale), Benedetto Croce, il Duce e via così finché è passata la moda.
Ci sono poi i gruppi di preghiera, quelli che mettono una foto di un bambino down con la scritta “Non mi condividerà nessuno” o peggio ancora questo.
Se andate sulla pagina, vedrete che questa foto viene commentata con delle preghiere! Considerando il tema delicatissimo, sul quale non mi addentro, ma cosa cazzo significa scrivere delle preghiere sotto una foto? Perché?! Che disagio avete? Che poi sono quelli della famiglia uomo-donna, no aborto, con la verità di Dio sempre pronta all'uso; i peccati, l'inferno, il senso di colpa e vaffanculo! Avete mai visto un video di Paolo Brosio? Di norma persone anche più sane di lui vengono poste sotto regime psichiatrico, questo invece pare essere illuminato dallo Spirito Santo e nessuno fa niente per aiutarlo. Sì, sono un infedele. A pensarci mi vengono i brividi.
Ci sono poi gli eroi da tastiera, quelli veri, quelli che trollano sti cerebrolesi per farci fare due risate, come “Il signor distruggere” che è un vero genio del male, che ha aperto il coperchio su un mondo fatto di disturbati mentali, una pagina di mamme vegane. Ti pare offendersi perché non pulisci la merda del tuo cane fatta dentro un negozio? Un'altra mamma ha fatto un dolce con la ricotta prodotta con il proprio latte e ovviamente l'ha fatta mangiare non ricordo bene se ad amici o ai vicini, ma credo non sia importante; che schifo! Questa storia vi consiglio di seguirla dall'inizio, vi appassionerà! Ecco, questo non riuscivo a spiegarvi prima, e neanche adesso. Dove sta il filo sottile tra decenza e scemenza? Pare evidente che il punto di partenza sia la distorsione della logica più elementare, così come pare evidente che siano persone da seguire attraverso dei percorsi specifici; altri sono solo ignoranti, ma non per questo sono potenzialmente meno dannosi, anzi. La cosa sconvolgente è che ora possono fare comunella l'un l'altro, e quello che prima era un caso isolato su una stretta cerchia comunitaria, ora diventano subito una comunità virtuale e virale, andando a fomentare altre persone disturbate. Questi fanno figli che educano secondo il proprio disagio, giudicano gli altri e si palesano aggressivi perché si credono illuminati; gli ignoranti sono sempre esistiti, ma il discorso è analogo.
Per farla breve, se venite a prendere un caffè a casa mia, prima vi cago in testa e poi lavate anche le tazzine.
