occhi donna

Burkini? Si, grazie

Estate è calda sotto il burkini. Il terrore attraversa l’Europa. Destre e populisti all’orizzonte. La gente ha paura ma i politici ne hanno ancora di più. Temiamo di non essere più padroni a casa nostra.

Anche se dal Medio Oriente le notizie dicono che l’ISIS sta perdendo terreno, qui in Europa stiamo costruendo una nostra versione dello Stato Islamico. La vicenda del burkini vietato sulla Costa Azzurra segue la polemica delle pallavoliste egiziane costrette a giocare alle olimpiadi di beach volley indossando lo hijab.

Il burkini è un costume da bagno per le donne di religione musulmana che vogliono andare al mare mantenendo il proprio corpo coperto.

ragazza in burkini

 

Nel luglio scorso, il sindaco di Cannes ha proibito fino alla fine di agosto, l’accesso alle spiagge e alla balneazione “a chiunque non indossi una tenuta corretta, rispettosa delle buone maniere e della laicità, delle regole d’igiene e sicurezza della balneazione».

La decisione, seguita a ruota da molti altri comuni della Costa Azzurra, è stata presa in seguito ai recenti attacchi terroristici che hanno colpito la Francia a Nizza il 14 luglio e a Saint-Étienne-du-Rouvray il 26 dello stesso mese. Per giustificare la decisione il sindaco di Cannes ha affermato:

«Un abbigliamento da spiaggia che manifesti in modo ostentato un’appartenenza religiosa, in un periodo in cui la Francia e i luoghi di culto sono il bersaglio di attacchi terroristici, rischia di creare dei problemi di ordine pubblico che è necessario prevenire”.

Anche il primo ministro francese Manuel Valls, alla caccia di voti in vista delle presidenziali del prossimo aprile, ha accolto la scelta affermando l’incompatibilità del burkini con i valori della Repubblica Francese, caratterizzata da una fortissima componente aconfessionale.

Se la foglia di fico della “laicità sempre e comunque” non basta, altri esponenti politici francesi, e purtroppo anche italiani, hanno apprezzato la decisione del sindaco di Cannes, ergendola come scelta a favore della libertà delle donne musulmane oppresse e sottomesse.

Dal punto di vista strategico, l’escamotage di vietare il burkini è invece un errore madornale. È un tentativo di sconfiggere la paura che però rafforza ed alimenta proprio l’oggetto di quella paura. Le musulmane francesi che ora non potranno andare in spiaggia vivranno adesso una doppia imposizione, quella religiosa che impone di coprirsi e quella statale che impone invece di scoprirsi. Si sentiranno così ancora meno libere, ancora meno parte della società francese. È proprio questa esclusione, anche se per motivi diversi, a portare gli immigrati di seconda e terza generazione a partire dalla Francia per andare ad ingrossare le fila dello Stato Islamico.

La scelta dei sindaci della costa azzurra di “nascondere” la religione dalle spiagge è un tentativo di negazione della realtà di una popolazione ancora sconvolta dagli attacchi terroristici subiti. Questa rimozione però alza un muro tra l’essere musulmani e l’essere francesi/europei/occidentali.

Con la foglia di fico della laicità sempre e comunque si cerca di sopire paure adottando metodi da estremisti pudichi e bacchettoni. Lo Stato Laico francese fagocita così Libertà, Uguaglianza e Fratellanza, trasformandosi in uno Stato Laicista che risponde alla paura del terrorismo con la paura della religione.

Meno libertà, meno uguaglianza, meno fratellanza: esattamente ciò che tutti gli estremismi religiosi vogliono.

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