Devilman Crybaby: sesso, violenza e diavoli nel remake di un vecchio capolavoro anime


La prima serie animata di Netflix di quest’anno esordisce con una piccola perla
, un remake innovativo e piuttosto ben fatto. Devilman Crybaby è una trasposizione odierna di quello che fu all’epoca, 1970 se non sbaglio, un capolavoro rimasto piuttosto di nicchia. Lo stesso autore creò infatti il più noto Mazinga Z, in parallelo a questo Devilman. La critica accetto più volentieri Mazinga, seppur lo stesso autore dichiarò che preferiva la storia di Devilman. Perché non ha riscosso tutto quel successo? Perché siamo nel 1970 e i bambini non sono (ancora) abituati a farsi oltraggiare da scene di nudo, violenza gratuita, morti e sbudellamenti. Per fortuna o per sfiga, i tempi sono cambiati e oggi si può riproporre una versione nuova di quello che all’epoca era stato sottovalutato.

Devilman Crybaby riesce in qualche modo ad attrarre l’attenzione fin da subito per l’enorme quantità di tette e sesso dei primi minuti. No, scherzo, ovviamente non è solo nei primi minuti. Va avanti per diversi episodi questa cosa. Orge di ragazzi dove spopola una droga in grado di far esplodere i più remoti istinti sessuali e musica techno che accorre in aiuto.

La storia ha come due protagonisti i ragazzi Akira e Ryo, uno un po’ sfigato e che piange sempre, l’altro un riccastro biondo e vestito sempre di bianco. I due sono amici fin dall’infanzia e Ryo, il biondo dallo sguardo freddo, sta studiando un fenomeno che sulla Terra non è ancora stato reso noto ai media: i diavoli. Secondo i suoi studi in Africa, i demoni esistono fin da prima dell’uomo e vuole rendere pubblica la cosa attraverso un piano ben studiato e con prove effettive. Per questo chiede l’aiuto del suo amico piagnucolone Akira. Trascinato in party che sembrano usciti da film porno, Ryo riuscirà a risvegliare il male, trasformando una festa di sesso in una festa macabra. Tra mutamenti, squartamenti e deformazioni classiche della fantasia giapponese, trascinato da questa serie di eventi, anche Akira subirà una trasformazione, ma rimanendo semicosciente e in grado di capire cosa è da distruggere e cosa no. Devilman, il primo diavolo dal cuore umano.

La storia poi continua in maniera piuttosto rocambolesca, si passa da situazioni di estrema calma controllata a situazioni di disastro mondiale. Insomma, un cartone che deve essere visto fino in fondo, anche perché non è che duri molto. Per un totale di 10 episodi da circa 20 minuti l’uno, Devilman Crybaby presenta un finale che secondo me è perfetto. Quindi vedete bene di non limitarvi solo ai primi episodi perché, giusto per ricordarvelo, si vedono tette e scene lesbo. Bensì cercate di spingervi fino proprio agli ultimi minuti del cartone, perché il finale è quello che contraddistingue sia il cartone che il titolo stesso.

Mi raccomando, consigliato a tutti i fan del sangue e del sesso. Sono sicuro che questo cartone vi farà perdere la testa.

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