Disenchantment: la nuova serie di… ma che ve lo dico a fare, tanto avete tutti Netflix

Bentornati all’appuntamento con l’animazione che mancavo di scrivere da mesi. Non si è trattato del mio grave problema di memoria, quanto per problemi di tempo, salute mentale e spunti per gli amanti del genere. Non che effettivamente non ci sia da scrivere di questi tempi, Netflix risulta sempre una fonte di ispirazione accattivante e praticamente di uso collettivo. L’unica pecca è che nel mucchio di roba da guardare è piuttosto difficile trovare qualcosa di meritevole.

I consigli degli amici su certe serie animate mi hanno fatto sorgere non pochi dubbi. A riguardo della nostra amicizia intendo. Fortunatamente abbiamo ancora certi grandi del passato che non smettono di deluderci. Matt Groening (e forse vi ricorderete di lui per classici come “I Simpson” o “I Simpson – Il Film”) ha voluto intraprendere una strada opposta al suo ultimo capolavoro, Futurama, per seguire le orme del passato. Un passato medievale e oscuro, fatto di folletti, demoni e principesse alcoliste.

Questa prima stagione composta da 10 episodi narra le vicende della principessa Bean di Dreamland, figlia del re Zøg e portatrice sana di due esserini stravaganti: un demone di nome Luci e un elfo di nome Elfo. Siccome a questo punto potrebbe sembrare che la fantasia venga meno per via dei nomi dei personaggi, vi assicuro che la serie si lascia guardare davvero piacevolmente.

Innanzitutto la solita ramanzina a chi guarda le serie ridoppiate: guardatela in lingua originale perché poi non so quante battute vi perdete, come quella della signora caduta in acqua che grida: “I’m drowing!” (“Sto affogando!”) ed il tenero e ingenuo Elfo si gira sorridendo e la saluta con la mano: “I’m Elfo!”. E poi stiamo parlando di doppiatori coi controcazzi, per esempio Luci è doppiato da Eric Andre (The Eric Andre Show) e re Zøg è John DiMaggio, voce di Bender (Futurama), Jake the Dog (Adventure Time), The Scotsman (Samurai Jack) e qualche migliaia di personaggi diversi in altre serie.

Torniamo al medioevo. Più precisamente nella contea di Dreamland, il paese dei sogni. Per chi ama fare incubi, però. La storia inizia con la principessa Bean costretta a sposarsi per questioni politiche, seppur lei preferisca restare libera e felice come una… vera bevitrice. Poco prima del matrimonio farà l’apparizione il caro Luci che informerà Bean di essere impossessata da un demone, ossia lui stesso. Infine il buon Elfo fuggirà dalla sua situazione veramente pallosa di costante gioia, sorrisi, bontà e arcobaleni raggianti che contraddistingue il carattere di tutti gli elfi. Essendo un elfo controtendenza decide di andarsene dal suo villaggio natale e di esplorare il mondo, venendo così a scoprire cose come la guerra, il dolore, gli orchi e l’alcol. Ed un sacco di altri lati positivi che possono trasformare un piccolo e tenero elfo in un personaggio immancabile, affiancato soprattutto all’infimo e tentatore demone di Luci. Bean è senza dubbio del trio di protagonisti la più figa, non solo per una questione di sesso ma anche perché è forse più tentatrice lei dello stesso Luci.

Le puntate saranno in qualche modo collegate tra loro e quindi narreranno una storia che, ahimè, non finisce con l’ultimo episodio ma lascia aperto un varco verso prossime stagioni. O almeno ce lo si augura. Un augurio che comunque sento di farvi è quello di spendere un po’ del tempo che passate davanti ai vostri computer/schermi televisivi per buttare un occhio a questa magica serie che vanta molti cadaveri di cavalieri e nobili lungo la strada. Traduzione: fa ridere, è una figata, guardatela.

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