DOOM - Sangue & Heavy Metal

DOOM, o Doom 4 è stato pubblicato il 13 maggio 2016 per PC, PS4 e XBOX ONE come sequel di Doom 3 del 2004.
La nuova release ha portato con se tantissime novità e cambiamenti in linea con la next-gen delle console.
Il gioco è stato subito apprezzato dalla critica e dal pubblico per la sua semplicità, ma anche per il buon livello di brutalità e azione che questo titolo riesce a regalare con gran facilità.

 Storia e narrazione

Trattandosi del solito sparatutto ignorante grondante sangue ci si aspetta una trama quasi nulla, ed è proprio così che gli sviluppatori hanno voluto costruire la storia della campagna. Ma questa volta hanno volontariamente lasciato un ruolo marginale alla storia, in modo che risulti sì semplice da seguire, ma mai banale. Con un gioco come questo, se siete amanti della violenza videoludica, non lascerete mai il joystick perché è proprio la brutalità e la libertà di azione che fanno da fulcro al gioco.

Si comincia in una base spaziale su Marte, ci siamo appena risvegliati incatenati ad una lastra di roccia e non ci vengono date molte informazioni riguardo la nostra identità o il nostro scopo.
Una volta liberati dalle catene ci troviamo subito a sparare a questa specie di zombie demoniaci con una semplice pistola ad energia che, a parere mio, diverrà totalmente inutile una volta imbracciato il buon vecchio shotgun.
La narrazione procede leggermente più a rilento rispetto al gameplay. Andando avanti con la storia, conosceremo altri personaggi che ci aiuteranno o ci ostacoleranno nella nostra missione per ripulire la stazione spaziale di Marte, e impedire che i demoni invadano in massa la nostra realtà attraverso i portali transdimensionai presenti sul pianeta rosso.

Comparto artistico

Il level design è di ottima fattura, presentando molte aree segrete, collezionabili nascosti e una buona verticalità, che aiuta a rendere le battaglie più ampie e varie. Non manca nemmeno il profumo del retrò: in ogni livello è presente un passaggio che porta ad un’area segreta che ricorda il primissimo Doom, con tanto di grafica 2D e muri pixelati.
Il comparto sonoro è davvero una bomba, tutto perfettamente sincronizzato e curato fin nei minimi dettagli. Il framerate è quasi sempre stabile a 60 su console e gli sporadici cali non vanno minimamente ad intaccare l’esperienza di gioco.
La grafica e le animazioni hanno un vero e proprio tocco di classe lasciando spazio a tantissimi dettagli fra luci, riflessi, ombre e cortine di fumo. Per non parlare del sangue e di tutti modi esistenti per falcidiare a mani nude intere orde di demoni.

Gameplay

Rispetto ai precedenti capitoli, DOOM è stato riprogettato dandogli una ventata fresca di innovazioni e una notevole frenesia ludica. Non vi è presente la corsa, ma con i giusti potenziamenti avremo diverse combinazioni di abilità che potremo sfruttare a nostro vantaggio per costruire la build che più si avvicina ai propri gusti e alle proprie skills. Ad esempio potremo essere ben corazzati e ottenere molte più munizioni dalle uccisioni violente, oppure diventare delle schegge che saltano da un capo all'altro della mappa facendo strage di demoni ed esseri sanguinolenti senza nemmeno voltarsi indietro.
DOOM propone quindi un gameplay veloce e intuitivo, legato ad una ruota delle armi ben studiata che aiuta a restare concentrati una volta attivata, rallentando il tempo ma mai fermandolo.

Una delle componenti più succulente è la possibilità di indebolire i nemici per poi eliminarli con un attacco corpo a corpo davvero spettacolare. Gli sviluppatori si sono davvero impegnati nel creare combo e mosse per uccidere senza pietà i demoni e in base a dove dirigerete la visuale, sugli arti o sul corpo della bestia prima dell’attacco, assisterete ad una diversa mossa, legata anche alla morfologia del demone.
Una delle caratteristiche migliori di questo titolo sono le sequenze di battaglia. Dove ci troveremo a correre per i livelli senza mai fermarci, dilaniando, trucidando e spezzando ogni tipo di mostro che ci si pari davanti. La varietà delle armi ci aiuterà a creare diverse combinazioni di attacco per i nemici più vari e diversi fra loro. Non appena sentirete la musica metal che cresce non potrete far altro che cedere all'aumento di pulsazioni del vostro cuore e lasciarvi andare ad un sano e spettacolare massacro.

Vi è presente anche un multiplayer, purtroppo non all'altezza della campagna. Sin dalle prima ore di gioco si può notare quanta cura è stata messa nella campagna a scapito del multiplayer, un approccio che secondo me vale la pena adottare per diversi titoli next-gen che stanno puntando ormai solo sull’esperienza online, dimenticandosi la branca di gamer che vogliono immergersi nel videogioco lasciandosi trasportare in un viaggio solitario all’esplorazione e alla scoperta di tutto quello che è possibile trovare in un esperienza del genere.

Qui di seguito vi lascio una piccola dimostrazione di quanto si possa fare in questo titolo mostrando delle sequenze di una delle prime fasi di gioco, lasciando un livello di spoiler decisamente basso:

In fine, DOOM e’ un prodotto davvero spettacolare e ben curato nel suo piccolo, la trama decisamente elementare non va a pesare sull’esperienza videoludica, che è sorretta dal perfetto e mostruoso gameplay.
Il divertimento è assicurato e il livello di sfida può essere aumentato a piacimento, passando dall’essere un dio sterminatore nella difficoltà più bassa all’essere una mammoletta con i pantaloni bagnati nella difficoltà Ultra-incubo con annessa permadeath.
Per chi ama sfogarsi e lasciarsi andare ad un divertente tripudio di arti strappati e sangue senza alcuna pietà, DOOM farà al caso vostro.

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